Job Crafting: trasforma il tuo lavoro, valorizza i tuoi talenti e ritrova la felicità con questo strumento
- Melania Puolo
- 11 ott 2024
- Tempo di lettura: 8 min
Aggiornamento: 17 dic 2024

Insoddisfazione a lavoro: il 96% degli italiani non si sente coinvolto nel proprio lavoro
Hai la sensazione che il tuo lavoro non ti stimoli più, provi un senso di insoddisfazione e di essere bloccato nella tua carriera. Senti che i tuoi talenti non sono valorizzati e non trovi significato in molte delle attività che ti ritrovi a svolgere nelle 8 ore (o più) in ufficio. Rileggi la tua to-do list del giorno e vorresti solo chiudere il PC e scappare.
Cronaca di una storia vera.
E di una storia neanche particolarmente rara secondo i dati di numerosi studi. L'indagine State of Global Workplace Report di Gallup di quest'anno, conferma un trend che ormai va consolidandosi di anno in anno, in particolare dalla pandemia in poi: la perdita progressiva di interesse nei confronti del proprio lavoro. L'Italia si posiziona tra i paesi nel mondo con la situazione più allarmante, con il 96% dei lavoratori che non si sentono ingaggiati dal proprio lavoro.
Questo stato di insoddisfazione e disimpegno nei confronti del proprio lavoro, impatta naturalmente anche in modo significativo sul proprio benessere.
Ma c’è una buona notizia. Se ti trascini confuso e infelice alla tua postazione, potresti considerare uno strumento potente che può aiutarti a ritrovare la passione e la motivazione nel tuo lavoro: il job crafting.
Cos'è il Job Crafting e perché è così importante per ritrovare soddisfazione lavorativa?
ll concetto di Job Crafting è stato introdotto nel 2001 da Amy Wrzesniewski e Jane E. Dutton. Le due psicologhe organizzative della Yale University hanno sviluppato un modello che permette di riprogettare attivamente il proprio lavoro, trasformandolo in un'attività stimolante e appagante, in linea con i propri valori e aspirazioni.
Il job crafting è quindi un processo attivo e creativo che ribalta la prospettiva per la quale bisogna adattarsi tout court a job roles definiti, per diventare invece protagonisti della propria carriera: è il ruolo professionale ad essere adattato, per soddisfare le tue esigenze e aspirazioni, consentendoti di esprimere al meglio le tue potenzialità.
Un esempio per chiarire: Immagina di essere un contabile in uno studio professionale. Potresti decidere di ampliare il tuo ruolo, occupandoti anche di analisi dei dati e di consulenza finanziaria, attività che ti appassionano e che ti permettono di utilizzare al meglio le tue competenze.
Prima di vedere come fare, quali sono gli step e condividere risorse ma anche punti di attenzione, provo a spiegare perché è importante.

Perché è così importante? Perché il lavoro non è solo un modo per guadagnarsi da vivere. Quando siamo soddisfatti del nostro lavoro, sperimentiamo un maggiore senso di realizzazione, siamo più produttivi e creativi, e viviamo relazioni interpersonali più positive. Nel loro modello delle caratteristiche del lavoro, Richard Hackman e Greg Oldham, sostengono che la significatività, la responsabilità e la conoscenza dei risultati sono fattori chiave per la motivazione intrinseca e la soddisfazione lavorativa.
Approfondiamo: i Tre Pilastri del Job Crafting
Il job crafting si basa su tre pilastri principali. Per ciascuno condividerò un’idea o un suggerimento per chiarire di cosa si tratta:
Task crafting: rivedere le proprie attività e responsabilità per renderle più significative e stimolanti. Come farlo? Potresti chiedere di assumere nuove responsabilità, delegare compiti meno interessanti o proporre nuovi progetti, creare un "portfolio di progetti" dal quale selezionare e proporre nuove iniziative che allineino le tue passioni e interessi con gli obiettivi dell'azienda.
Relational crafting: l’obiettivo in questo caso è coltivare relazioni lavorative positive e supportive. Le relazioni interpersonali sul lavoro, il senso di connessione e la collaborazione sono infatti fondamentali per il benessere individuale, oltre che per migliorare la propria performance. Un suggerimento: cerca un mentore all'interno o anche fuori dalla tua azienda oppure partecipa a gruppi di lavoro interfunzionali per ampliare la tua rete di contatti.
Cognitive crafting: in questo caso si intende modificare il modo di pensare al proprio lavoro per attribuirgli un significato più profondo. Ad esempio, potresti collegare il tuo lavoro a un obiettivo sociale più ampio o vedere il tuo ruolo come un'opportunità di crescita personale. Ti propongo un esercizio: prova a scrivere un "manifesto personale" del tuo lavoro, descrivendo il suo impatto sulla società e sulla tua vita.
I Benefici del Job Crafting: oltre la rinnovata motivazione

I benefici del job crafting vanno ben oltre il ritrovare soddisfazione personale (anche se, diciamolo, basterebbe questo per farne già uno strumento da adottare in ogni organizzazione).
Come dimostrato da numerose recenti ricerche, il job crafting può portare a:
Aumento della produttività e dell'impegno: Quando ci sentiamo coinvolti e motivati nel nostro lavoro, siamo più propensi a dare il massimo.
Miglioramento del benessere psicologico: un lavoro significativo e allineato con i nostri valori e le nostre passioni, riduce lo stress, aumenta l'autostima e favorisce un equilibrio tra vita lavorativa e personale.
Innovazione: il job crafting può stimolare la creatività e l'innovazione, portando a nuove idee e soluzioni.
Attenzione ai rischi: conoscerli per prevenirli
Abbiamo visto fin qui i benefici di questo strumento del quale è necessario però conoscere anche eventuali rischi. Ad esempio, un'eccessiva personalizzazione dei ruoli potrebbe portare a un disallineamento tra gli obiettivi individuali e quelli aziendali. Inoltre, il rischio di sovraccarico di lavoro è sempre in agguato, esponendo al rischio di burnout e demotivazione. Infine, in contesti organizzativi più rigidi, le iniziative di Job Crafting potrebbero incontrare resistenze, compromettendone l'efficacia.
In questo senso, il Job Crafting richiede un approccio attento e ponderato. Ecco alcuni degli ostacoli più comuni e come superarli:
Paura del cambiamento: Il cambiamento può far paura, soprattutto quando si tratta del nostro lavoro. Inizia con piccoli passi, celebra i tuoi successi e ricorda che anche i cambiamenti più grandi sono composti da piccole azioni. Pensa alla più piccola azione che puoi fare da oggi, quella che ti porta anche solo un passo in avanti.
Mancanza di supporto: potresti non avere il sostegno dei tuoi colleghi o del tuo capo che potrebbero non comprenderne i benefici o temerne l’impatto sulle routine di team e la produttività. Scegli un momento opportuno per discutere le tue idee, sottolinea i benefici per l'azienda e cerca alleati e sponsor all'interno dell'organizzazione.
Limiti organizzativi: A volte, le politiche aziendali o la struttura organizzativa possono limitare le tue opzioni. Cerca soluzioni creative all'interno dei vincoli esistenti o proponi nuove idee per migliorare i processi. Sii proattivo, non aspettare che qualcosa o qualcuno agisca per te.
Mancanza di tempo: potresti sentirti sopraffatto dalle tue attuali responsabilità e questo è uno dei punti più dolenti ma anche la prima giustificazione per non cambiare le cose. Prioritizza le tue attività, delega quando possibile e impara a dire di no. Parti da una di queste 3 azioni, sperimenta e ascolta le tue emozioni in questo processo.
Sindrome dell'impostore: Potresti dubitare delle tue capacità e pensare di non essere all'altezza dei nuovi task che ti stai prefissando o di una nuova modalità di approcciare al tuo lavoro. Ricorda i tuoi successi passati, celebra i tuoi punti di forza e cerca il feedback costruttivo dei colleghi e dei manager.
Resistenza al rischio: Potresti aver paura di fallire o di essere giudicato negativamente. Ricorda che il fallimento fa parte del processo di apprendimento e che è fondamentale imparare dagli errori.
Come costruire una mentalità di crescita
Per favorire il job crafting, è fondamentale coltivare una mentalità di crescita. A differenza di una mentalità più statica, che considera le capacità come innate e immutabili, la mentalità di crescita crede che le abilità possano essere sviluppate attraverso l'impegno e l'apprendimento continuo.
Perché è importante quando ci approcciamo al job crafting? Perché chi ha una mentalità di crescita è più aperto al cambiamento, alla possibilità di uscire dalla propria comfort zone e più resiliente di fronte alle sfide.
Cosa fare per coltivare una mentalità di crescita:
Adotta una prospettiva di apprendimento continuo: Considera ogni sfida come un'opportunità di crescita.
Sviluppa una mentalità flessibile: monitora i risultati delle tue azioni, ascoltati, valuta le variabili esterne o tue personali che potrebbero modificarsi nel tempo e adatta il piano di azione di conseguenza. Sperimenta, crea e divertiti nel processo.
Celebra i piccoli successi: riconosci e premia i tuoi traguardi, anche i più piccoli. Tieni il tuo quaderno della tua gratitudine a portata di mano.
Circondati di “espansori”: gli espansori sono persone che ti supportano e ti incoraggiano ma che sanno anche ispirarti e sfidarti, stimolandoti a crescere e a sviluppare nuove competenze, ampliando la tua mappa delle opportunità.
Cerca nuove opportunità di apprendimento e di sviluppo, anche in modo meno convenzionale: frequenta seminari, webinar, gruppi su LinkedIn, tavole rotonde dove vengono discussi e approfonditi i temi di interesse.
Quando applichiamo la mentalità di crescita al job crafting, diventiamo più consapevoli del fatto che le nostre capacità professionali possono essere sviluppate e migliorate nel tempo.
Questo ci permette di affrontare le sfide con un atteggiamento proattivo e di trasformare il nostro lavoro in un'esperienza sempre più gratificante.
Ricorda: il job crafting è un processo graduale e personalizzato. Non aspettarti risultati immediati. Sii paziente, perseverante e non aver paura di sperimentare.
Facciamo un esempio: un responsabile amministrativo che pratica il job crafting
Immagina un responsabile amministrativo che si sente sopraffatto dalla quantità di lavoro routinario e desidera avere più tempo per dedicarsi ad attività strategiche.
Come potrebbe applicare il job crafting?
Task crafting:
Delegare: Potrebbe delegare task come la preparazione di report periodici a un’altra persona del Team, liberando così tempo per analizzare i dati finanziari e identificare opportunità di ottimizzazione dei processi.
Creare un nuovo progetto: Potrebbe proporre un progetto per implementare un nuovo software di gestione documentale, al fine di migliorare l'efficienza dell'ufficio e ridurre gli errori.
Specializzarsi: Potrebbe approfondire le sue conoscenze in un'area specifica dell'amministrazione, come la contabilità analitica, e assumere un ruolo di consulenza interna per il reparto finanziario.
Relational crafting:
Collaborare con altri reparti: Potrebbe sviluppare una collaborazione più efficace con il Team IT per sviluppare soluzioni tecnologiche che semplifichino e ottimizzino i task amministrativi.
Creare una rete di contatti: Potrebbe partecipare a conferenze e workshop del settore per ampliare la sua rete di contatti e condividere best practice.
Mentoring: Potrebbe offrire mentoring a un nuovo collega, trasmettendo le sue conoscenze e competenze.
Cognitive crafting:
Cambiare prospettiva: Invece di vedere il proprio lavoro come una serie di compiti da svolgere, potrebbe concentrarsi sul valore che il suo ruolo apporta all'azienda.
Collegare il lavoro ai valori personali: se i suoi valori personali sono efficienza, trasparenza e sostenibilità, potrebbe cercare in modo attivo di allineare il suo lavoro, i processi, i task quotidiani, con questi valori, disegnando nuove modalità o proponendo miglioramenti.
Visualizzare il futuro: Potrebbe immaginare come il suo ruolo potrebbe evolversi in futuro, trend del suo ambito e quali nuove competenze dovrà acquisire.
Tocca a te: crea il Tuo Piano di Job Crafting in 4 step

Ora tocca a te. Prendi carta e penna e inizia a creare il tuo piano di job crafting! Puoi iniziare seguendo questi step:
Rifletti: Quali sono le attività che ti appassionano di più e quali vorresti delegare? Ad esempio, potresti delegare alcune attività operative per concentrarti su progetti per te più significativi? Come puoi condividere con il tuo Manager le tue frustrazioni e riflettere insieme sulle attività o le modalità che potrebbero darti più soddisfazione? Quali sono le attività alle quali da oggi puoi dire di no? Questa la ripeto: quali sono quelle attività alle quali in realtà sai che potresti dire di no?
Crea un piano d'azione: Definisci gli obiettivi specifici che vuoi raggiungere, le azioni concrete che intraprenderai e le tempistiche. Fissa quindi un incontro con il tuo capo per discutere le tue proposte e ottenere il suo supporto. Se ti senti bloccato su questo punto, inizia dalla più piccola azione che puoi fare da oggi: puoi partecipare a un seminario per approfondire un argomento legato al tuo lavoro che ti stimola? Puoi verificare se la tua azienda propone un programma di coaching o mentorship? Fai anche solo un piccolo passo, fallo oggi.
Misura i risultati: Monitora i tuoi progressi e valuta l'impatto dei cambiamenti che hai introdotto. Potresti utilizzare un diario o un'app per tenere traccia dei tuoi progressi e dei tuoi obiettivi.
Divertiti. Qui si parla di te, delle tue passioni, di cosa ti gratifica, cosa ti fa brillare gli occhi. Hai la possibilità di essere creativo, parti dalla tua visione, di te soddisfatto e felice mentre sei in ufficio, chiediti come ci sei arrivato e da lì inizia a sperimentare e a disegnare. Ci sarà poi il momento reality check con la tua organizzazione ma per iniziare hai bisogno di darti il permesso di desiderare.
Concludendo
Il job crafting è un viaggio personale e continuo in cui sei tu il protagonista della tua carriera. Questo significa che ne sei responsabile e che per esserne soddisfatto dovrai agire con intenzionalità. Non esiste una formula magica, ma con impegno e creatività puoi trasformare il tuo lavoro in un'esperienza più gratificante e significativa.
Vuoi approfondire? Scrivimi nei commenti e sarò felice di rispondere alle tue domande!
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